Se qualcuno sostiene che le gare di durata siano noiose che resti pure a guardare la F1! Quest’anno a Le Mans se ne sono viste di tutti i colori in quella che sarà ricordata come l’edizione in cui si è rischiato di non vedere neanche una LMP1 sul podio.

Sia Toyota che Porsche si sono presentate al via con vetture velocissime ma con evidenti problemi di affidabilità. Questa mattina la Porsche #1 che comandava la gara con un distacco abissale sulla seconda vettura, la LMP2 #38 del team Jackie Chan DC Racing, ha improvvisamente dato forfait. Peccato che l’altra Porsche ancora in gara navigava nelle retrovie dopo che in serata un problema tecnico al power train ibrido l’aveva tenuta ferma ai box per circa un’ora facendola arretrare fino alla 56° posizione. Le Toyota? due su tre già ritirate con l’ultima rimasta in affanno molto più indietro della Porsch #2.

Qual è la tattica da applicare in una situazione come questa? Tentare l’impossibile rimonta: gas a tavoletta e dita incrociate sperando che nulla si inceppi nella complicatissima architettura alle spalle del pilota che deve mettere d’accordo un motore turbo benzina con uno elettrico. Per la Porsche #2 è andato tutto bene e quando mancava un’ora all’arrivo abbiamo assistito al sorpasso che ha ripristinato i valori in campo.

Per la Porsche si è trattato della terza vittoria consecutiva a Le Mans con la 919 Hybrid e la 19° della storia. Però, se avesse vinto una LMP2 con il suo bel V8 aspirato… eh amici miei… ce la saremmo proprio goduta!

Liberamente ispirato al post di Jalopnik.