Marco Molinari, esperto FMX del Team Ruscibar, è appena rientrato da Roma dove ha vissuto due giorni eccezionali a stretto contatto con i migliori piloti freestyle al mondo. Molti di voi avranno già visto le bellissime foto che Marco ha postato in tempo reale venerdì e sabato, ora lascio a lui la parola affinché possa trasmettere a tutti voi l’emozione che si prova a vivere da inviato speciale un Red Bull X-Fighters.

Eccomi di ritorno da uno degli eventi di FMX più esaltanti ai quali abbia mai assistito: la tappa di Roma dei Red Bull X-Fighters 2011. L’opportunità di parteciparvi come inviato speciale del Ruscibar mi ha consentito di vivere l’evento a 360°, gustando i preparativi di una serata fantastica che ha richiamato allo Stadio Olimpico più di 45.000 spettatori.

Per due giorni ho praticamente “vissuto” allo Stadio, tra le tribune, la curva e la sala stampa. Ho scattato centinaia di foto e realizzato alcuni video, ma soprattutto ho potuto vedere da vicino i veri protagonisti dello show: 12 tra i migliori rider al mondo, tra i quali il portacolori dell’italian (free)style Massimo Bianconcini.

Grazie ad Alvaro dal Farra, membro della giuria, ho avuto anche l’opportunità di conoscere i suoi colleghi della giuria internazionale, e di realizzare un video (in fase di montaggio) dove l’head-judge Jason Moriarty ci spiegherà tutti i segreti di questa componente fondamentale degli X-Fighters… tornate sul Ruscibar nei prossimi giorni per vedere il video.

Spero che molti di voi possano aver assistito dal vivo alla serata, o l’abbiano seguita nella diretta webcast sulla Redbull.tv. Saprete già che sul gradino più alto del podio è salito l’americano Nate “the distroyer” Adams, seguito da André Villa e Josh Sheehan e che purtroppo il superfavorito Dany Torres, già vincitore di Roma 2010 e primo dopo le qualifiche (con il maggior punteggio mai realizzato!), è uscito di scena subito dopo il suo primo salto… per fortuna senza gravi conseguenze.

Preferisco quindi evitare una cronaca puntuale dell’evento, ma concentrarmi su alcuni aspetti che mi hanno maggiormente colpito.

La location

Appena giunto all’Olimpico sono rimasto letteralmente a bocca aperta di fronte alla pista: decisamente il tracciato più tecnico e spettacolare visto finora nella serie X-Fighters. Articolato sull’anello della pista di atletica (lo spazio lasciato libero al centro è stato attrezzato come una grande piazza italiana, dove il marmo si alterna all’erba dei giardini) contava ben 7 rampe metalliche, 4 salti in terra e soprattutto una triple-line sul lato tribuna Monte Mario davvero entusiasmante. Per non parlare della super-kicker da 35 metri che sparava in aria i rider per il salto più lungo.

Qualche ora prima della gara ho incontrato Tes Sewell, direttore sportivo della Red Bull, che in questo breve video ci presenta la “sua creatura”:

Il livello tecnico dei rider

Impressionante è dire poco… Ogni pilota, sfoggiando il suo stile personale, ha sfruttato al meglio ogni metro del tracciato per spingere i limiti sempre più in alto. Old school tricks (whip, cliffhanger, cordova, seat grab…) flip combos  tiratissime (il mitico “double seat grab flip” di Dany Torres, lazy boy flips, one handed flips…) e l’emozionante body varial, trick nel quale il pilota “scende” dalla moto in volo, per poi tornarvi in sella dopo aver effettuato una rotazione completa sull’asse verticale.

Portato agli X-Fighters di Madrid 2010 da Robbie Maddison, “The Volt” (altro nome con il quale è conosciuto questo trick) è stato esibito a Roma da “Maddo”, sia in qualifica che in gara, ma anche, a sorpresa, da Clinton Moore nel round 1 del main event, consentendogli di aggiudicarsi lo “Swatch best trick award”.

Il rombo delle moto

E’ difficile da descriverlo, ma ci proverò. La “voce” delle moto, amplificata dall’arena semicoperta dello stadio, è qualcosa di travolgente. Purtroppo è un’emozione che durante lo show non si può godere, data la musica di sottofondo e il tifo del pubblico. Ma nella quiete delle qualifiche, il rombo delle moto, in particolare quello grave e tonante delle 4 tempi dà ancora più spessore ai trick.

L’organizzazione Red Bull

La riuscita di un evento complesso come una tappa degli X-Fighters richiede una incredibile macchina organizzativa. E quella messa in pista dalla Red Bull ha dato il meglio. Centinaia sono gli addetti che ho visto all’opera per garantire una riuscita spettacolare all’evento.  E non pensate che alcuni (o meglio alcune!) di loro siano meno coraggiosi dei riders!

Il pubblico

_Altro ingrediente fondamentale della serata: il pubblico romano è stato numeroso, caloroso e variopinto. Ha sostenuto con una vera e propria ovazione Max Bianconcini, ma gli applausi non sono mancati per nessuno.

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_Questo è il bello del freestyle: ognuno ha i suoi beniamini, ma l’emozione di fronte alla bravura dei piloti ti porta ed esultare ad ogni salto e urlare ad ogni trick. All’uscita dello stadio ho incontrato molte famiglie con bambini, tutti ancora emozionati per lo spettacolo… a mimare con le mani le acrobazie delle moto volanti!

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Se volete rivivere le emozioni che ci ha regalato la tappa di Roma dei Red Bull X-Fighters non perdete lo speciale che Italia 1 manderà in onda domenica 3 luglio alle 16:00, in coda alla gara di MotoGP del Mugello.